lunedì 5 maggio 2014

Non mi sento rappresentato ne orgoglioso di appartenere a questa Italia

Il nostro Stato mitizza persone improponibili.




Non mi sento rappresentato ne orgoglioso di appartenere ad uno stato che tollera e che chiede cortesemente ad un teppista se può o non può giocare una partita di calcio.

Le conseguenze di quello che è successo sono assolutamente devastanti.

Questo "tifoso" è diventato l'idolo italiano. Il dramma è che agli occhi dei giovani ragazzi, agli occhi dei giovani tifosi, questa persona risulta essere il classico tipo Carismatico.

Il classico esempio da prendere. La classica persona da emulare. L'ambizione di una vita.

In un'era in cui la ribellione contro le istituzioni inorgoglisce l'ego di persone poco intelligenti.. soggetti di questo tipo, atteggiamenti di tale valore "etico" costituiscono il valore aggiunto.. costituiscono l'obiettivo malsano di una vita sull'orlo del baratro.

Lo stato dovrebbe tutelare i giovani ragazzi. Dovrebbe tutelarci annientando la visibilità di queste persone.

Dando dei segnali chiari. Netti.

"Speziale libero", si permette di urlare al mondo. 

Un chiaro grido di guerra. Una chiara istigazione alla violenza. Una chiara istigazione di guerra contro la civiltà e l'essere civili.

Crediamo che tutto questo dovrebbe essere represso e non pubblicizzato!

dott.William Petrelli
williampetrelli@hotmail.it


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