giovedì 2 luglio 2015

Terni: Sana o Malata?

Ogni mattina ci alziamo per andare a lavoro, scuola e tutto ciò, con spensieratezza, nella tranquillità più assoluta. Mentre camminiamo assorti nei pensieri, non ci domandiamo cosa respiriamo, non ci chiediamo perché il cielo sia così spento, brullo e non più splendente come tanti anni fa.

Sarebbe ora che i cittadini di Terni iniziassero a domandarselo, per il fatto che gli ultimi risultati riportati dall'Arpa Umbria insieme ad altri enti istituzionali, non sono per niente rassicuranti anzi dovrebbero far scattare immediatamente paura e preoccupazione.

L'Arpa Umbria ovvero l'agenzia regionale per la protezione ambientale, ha esercitato negli ultimi anni un intensa attività analitica e di studio sul territorio regionale.

Questo lavoro è stato per l'Arpa un ottima occasione al fine di poter migliorare la conoscenza della qualità dell'aria.



(foto di William Petrelli - Wy.Group marketing & communication)

Nel biennio 2008-2009 (l'ultimo dato a nostra disposizione), l'Arpa Umbria ha collaborato a stretto contatto con l'Università degli Studi di Perugia, collaborazione nata con lo scopo dell'analisi delle polveri fini nei contesti urbani della regione Umbria.

Questo studio, è stato condotto nei principali contesti urbani della regione: Perugia, Terni, Gubbio, Spoleto e Narni.

La collaborazione ha visto partecipi: il personale dell'Arpa Umbria, il personale della Sezione di Tecnologie Chimiche e Materiali per l'Ingegneria del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale (DICA), dell'Università degli Studi di Perugia e cofinanziato dalla Regione Umbria.

Il risultato è stato quello di creare un sistema di controllo più efficiente e più funzionale dell'aria che si respira.

I cittadini ternani sono, per la maggior parte, ignari delle innumerevoli sostanze tossiche chiamate anche polveri fini o sottili che respirano quotidianamente.

Queste sostanze chiamate polveri fini, in una città industriale come Terni, sono emesse in grandi quantità ed è questo il motivo, assieme all'elevato numero di tumori, ad aver fatto allarmare l'Arpa Umbria e a spingerla a condurre delle ricerche strettamente analitiche su una vasta estensione del territorio ternano.


Le polveri fini sono nefaste e molteplici, le più note sono: Piombo, Cromo, Nichel, Benzene e Idrocarburi.


Una presenza ormai diventata parte integrante dell’ambiente: come spiega una relazione dell’Arpa pubblicata nel maggio 2012, alti valori di Nichel e Cromo sono ormai entrati a far parte anche della composizione dei suoli dell’area ternana.

Le polveri fini vengono classificate secondo la loro dimensione, che può determinare un diverso livello di nocività. Infatti, più queste particelle sono piccole più hanno maggior capacità di penetrazione nell'apparato respiratorio.

Lo studio, si è esteso sostanzialmente ai due centri urbani di maggior rilievo quali Perugia e Terni, scelte per varie motivazioni:


-Elevato tasso di traffico veicolare;

-Elevato tasso di emissioni di polveri fini.


Determinante è la presenza della fabbrica di acciaio nella città di Terni, oggetto di molteplici discussioni.
Molteplici sono state le campagne, al fine di sensibilizzare i cittadini ternani sui probabili rischi derivanti da queste sostanze tossiche.

Perché se parliamo con un anziano questo ci risponde che un tempo il cielo era sempre limpido come lo specchio di un ruscello?

Semplice, un tempo non esistevano tutte queste sostanze nocive..

Ora come ora invece c'è il rischio concreto di poter contrarre diversi tipi di patologie respiratorie.

Numerosi e svariati enti, con il patrocinio della Regione Umbria, stanno cercando di trovare una soluzione a questo problema che però, non riguarda solamente l'Umbria, l'Italia, l'Europa ma davvero il mondo intero.

Matteo Tofanelli

Nessun commento:

Posta un commento