lunedì 29 giugno 2015

Una bomba Artistica

Giornata piena di emozioni e passioni, nella quale un gruppo di artisti si sono esibiti nella città, percorrendo undici tappe fondamentali per molti cittadini ternani, in onore del centenario dei bombardamenti a Terni della seconda guerra mondiale.

Terni, per la prima volta è stata un vero e proprio palcoscenico all'aria aperta, una passeggiata artistica che ha visto la straordinaria partecipazione della classe quinta A del liceo Giulio Cornelio Tacito diretta da Stefano De Majio, direttore della compagnia teatrale ternana "Acciaio" che a sua volta ha riunito numerosi artisti tra i quali, il corpo di danza della scuola "Area Ballet" e L'associazione "E l'uomo volò". 




Una vera e propria bomba esplosiva di teatro, musica, danza, arti visive e molto altro che ha ripercorso il filo della storia della nostra città, la quale fu uno dei principali obiettivi dei bombardamenti nella seconda guerra mondiale.

La passeggiata artistica si è svolta l'11 giugno alle ore 16:30, con partenza dalla Biblioteca Comunale, grande punto di riferimento per i cittadini ternani.




L'artista serbo di origine, ma ormai ternano, Igor Borozan ha creato, per l'occasione, un enorme camicia bianca posta sul balcone della biblioteca, camicia che rappresenta il simbolo dello spettacolo. 

La camicia di piazza della Repubblica non è vuota ma piena dei tanti ricordi dei ternani, delle tante storie di chi quell'undici agosto del '43 perse la vita e i propri cari, sotto i bombardamenti. 

Lo spettacolo si è dislocato in ben undici piazze ternane, nelle quali si sono ricordate con canti, recitazioni e balli, le tristi sorti di quei luoghi che furono sgretolati dalle bombe quell'11 agosto del '43.




La performance artistica ispirata al libro di Stefano De Majo, “Ascolta! Il nemico non tace" edito da Edizioni Dalietta, tratta di storia. La storia quella reale, appresa fuori dai libri di poesia, di gioventù, di vecchiaia, di pace persa, nemici vinti e fratelli contrapposti nel tempo.

Un accavallarsi di voci e di ombre che ricreano fedelmente le voci di quei ragazzi e bambini, donne e uomini, vecchi e giovani terrorizzati da quella macchina mortale che incombeva sulle loro teste: LA BOMBA.




Mai in una città come Terni si era vista una performance così dinamica e così a stretto rapporto con il pubblico e lo spazio circostante.

Lo stesso Stefano De Majio nella sua intervista afferma: "Per un ottimo risultato tutto deve avere un lavoro, la performance è riuscita grazie ad un enorme collaborazione tra gli artisti. Il lavoro svolto dalla quinta A è stato diverso da quello dell'anno scorso, poiché in questo spettacolo si sono immersi in un lavoro di improvvisazione, lavoro di strada molto arduo perché lo scopo principale è attirare il pubblico, compito difficile per attori alle prime armi. Questa performance è stata resa possibile grazie anche al grande supporto di alcuni fumettisti e musicisti del Briccialdi e della Terni Jazz orchestra." 

Potremmo dire che l'operato di questi artisti, possa essere considerato come un lavoro di ripresa di coscienza del dramma che colpì non solo la città in sé ma innumerevoli famiglie e lasciò segni indelebili negli occhi ma sopratutto nel cuore di tutti coloro che vissero quella situazione di estremo terrore. 



Stefano De Majio aggiunge: "Questo lavoro aveva tante valenze.. la prima tra tutte era quella di recuperare la memoria della storia della città in relazione al messaggio universale di condanna delle guerre. 

Inoltre, con questo lavoro, si voleva sottolineare la mancanza di spazi teatrali e porre all'attenzione della città la mancanza di eventi culturali e artistici rilevanti.




Un aspetto molto interessante può essere ricondotto anche alla valorizzazione e al recupero di alcune piazze sociali come Piazza Paul Harris che è stata una delle tappe dell'evento."

Da quanto afferma lo stesso direttore si potrebbe dire che questo gruppo affiatato di artisti, abbia operato per una vera e propria ricostruzione storico-morale in occasione della ricorrenza dei bombardamenti a Terni.

Matteo Tofanelli


Nessun commento:

Posta un commento