Una grande manifestazione a Roma sotto alle finestre di Palazzo Chigi
Dopo mesi buttati via, mesi che hanno dato solo più forza alla proprietà, adesso finalmente tutti dicono che il re è nudo e di fatto ammettono che il più grave punto di debolezza della trattativa-AST finora è stato proprio il governo-Renzi targato PD.
Dalla Presidente della Regione Marini al sindaco Di Girolamo, passando per il senatore Rossi (tutti PD) e per i vertici del partito ad ogni livello, adesso tutti chiedono a Renzi di prendere in mano la questione; di smettere di fare quello che ha fatto finora ovvero l'arbitro (incapace fra l'altro anche di fischiare un rigore); di trasformare la faccenda in quello che proprio lui ha negato che sia, ovvero una partita Italia-Germania; in altre parole, adesso tutti ricordano a Renzi che la questione della siderurgia italiana non è una bazzecola locale che riguardi poche centinaia di famiglie ternane ma una vera e propria emergenza nazionale...
Verrebbe da chiedersi dove stavano costoro in tutti questi mesi, quando hanno lasciato che a Palazzo Chigi la vertenza venisse trattata come una vertenza qualunque. Ma, intanto, i lavoratori mantengano nervi saldi e la necessaria lucidità, non cadano nella trappola e non allentino la soglia di guardia.
Proposte come quella di non comprare i prodotti TsK - se vengono fatte a livello locale da un sindaco e non da un governo nazionale (appunto) - sono ridicole e tanto basti, una trovata elettorale in vista delle regionali, per esorcizzare la paura fondata di perdere consensi per come la faccenda è stata gestita fino ad ora.
Noi siamo contrari anche ad altrettanto ridicole “sospensioni dell'attività amministrativa” che si dovessero ridurre ad un puro e semplice blocco delle sedute del consiglio comunale. Non era questo che i lavoratori delle Acciaierie intendevano, quando chiedevano che il sindaco andasse a riconsegnare la fascia tricolore sotto Palazzo Chigi...
Piuttosto, il consiglio comunale di Terni si tenga pronto – è questa la nostra proposta – a fornire alla città e alle maestranze dell'AST tutto il supporto possibile per organizzare una grande manifestazione a Roma, sotto alle finestre di Renzi: non vorremmo che, con le letteracce che il governo ha appena ricevuto dall'UE sulla legge di stabilità, avesse qualche problema ad alzare la voce con i tedeschi e si vendesse le Acciaierie per qualche punto in più di sforamento del deficit.
Il capo gruppo consiliare Fdi AN
Marco Celestino Cecconi
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